Archive for the ‘Politica’ Category

Satira: non spariamo “castate”

Ci provano con l’evento-beatificazione di Giovanni Paolo II. Ma il problema è enorme: la Chiesa non sa più attrarre, non sa ‘vendersi’. I suoi ‘prodotti’ perdono appeal. Saldo subito

Il Pdl, con la proposta Ceroni, riafferma la centralità del Parlamento. Ma come?!? Non era proprio il Cav a dire che le aule sono per lui un impiccio e un impaccio? Lui nell’emiciclo ci va il meno possibile, per il premier è un posto dove si cazzeggia e non si produce. Candid…Camere

Il povero Remigio, tuttavia, è stato stroncato da (quasi) tutti, anche dentro il suo partito. Ha avuto il suo quarto d’ora di celebrità e ora è pronto (forse) a tornarsene nell’ombra. Re-mogio Ceroni

Galan dà del socialista (in senso spregiativo) al Divo Giulio. La socialista Craxi dà il benservito al premier e sembra puntare su Giulio. Sacconi il socialista intanto trama per il post-Cavaliere, mentre il socialista Brunetta non ha mai potuto sopportare il Divo Giulio. Psi-codramma

Satira: non spariamo “castate” é stato pubblicato su polisblog alle 07:35 di venerdì 22 aprile 2011.



Le pagelle del venerdì

Pier Ferdinando Casini: rottamante. Voto 6-. Per il leader dell’Udc l’attacco di Galan a Tremonti “è la punta dell’iceberg di una rissosità interna alla maggioranza che la distribuzione di posti non placherà”. Lui si che se ne intende (di poltrone).

Matteo Renzi: rottamato. Voto 5-. A Firenze un’ordinanza del sindaco permette di aprire i negozi il 1 Maggio. Cgil, Cisl e Uil proclamano lo sciopero. Grazie al sindaco la triplice ritrova l’unità. Matteo … “da Arcore”: da “rottamatore” a “rottamato”?

Le pagelle del venerdì é stato pubblicato su polisblog alle 07:46 di venerdì 22 aprile 2011.



Ore 12 – Ma "questo" Pdl, alle elezioni di maggio, ci arriva?

altroSilvio Berlusconi deve dosare gli sforzi, perché la strada che porta alle elezioni amministrative di maggio è “lunga e polverosa”. Il premier, di toppe, ne dovrà mettere molte, se vorrà arrivare al voto con la sua maggioranza ancora in piedi.

Fra chi getta acqua sul fuoco e chi invece lo riattizza continuamente, nel Pdl e dintorni è rissa permanente. Il Giornale (della famiglia Berlusconi) prosegue nel lanciare dardi contro il ministro Tremonti. Mentre Feltri, su Libero, riferito alle risse dei ministri e del Pdl, titola in prima pagina: “Sono tutti impazziti”.

Berlusconi ostenta sicurezza: “E’ tutto a posto”. Ma Galan, il neoministro del patrimonio artistico e dello spettacolo è di tutt’altro avviso e dichiara che non è l’unico nell’esecutivo ad avere il mal di pancia per il dominio tremontiano. A differenza di altri colleghi lui non ha paura di dichiararlo apertamente.

Insomma, come volevasi dimostrare: fanno tutto da soli. Di questo passo riusciranno anche ad auto dristuggersi. Se le urne saranno avare, ci sarà la resa dei conti e forse anche l’implosione: uno contro l’altro in un gioco al massacro.

Non è il Soviet supremo, ma si va vicino. Sono appiccicati uno all’altro da tanti anni solo per convenienza. Al primo “caldo” vero, si scolla tutto. E del partito del “predellino” non ci sarà più nulla. Forse, non solo del partito. Dove sono i vari Bersani, Casini, Fini e compagnia cantante?

Ore 12 – Ma “questo” Pdl, alle elezioni di maggio, ci arriva? é stato pubblicato su polisblog alle 09:41 di venerdì 22 aprile 2011.



Berlusconi: Scilipoti è la vera vittima della macchina del fango

scilipoti Finalmente grazie al premier abbiamo scoperto la vera natura degli attacchi a Domenico Scilipoti, uno dei vertici del gruppo dei responsabili, movimento che come visto sul suo sito si autodefinisce la vera terza forza. Scilipoti, l’eroe che ha lasciato l’Idv per l’evidente superficialità del gruppo di Di Pietro sull’agopuntura è vittima della macchina del fango.

Questa la certezza di Silvio Berlusconi, esposta “alla Saviano” nella prefazione a quello che si annuncia come una pietra miliare della letteratura politica dei nostri tempi, “Perché Silvio – Scilipoti re dei Peones”. Scilipoti, senza un posto da sottosegretario e preso a maleparole quotidianamente da passanti e avversari, deriso nei terribili talk show comunisti, abile centometrista quando si tratta di votare in Parlamento, è un eroe secondo il premier, che gli dedica questa appassionata prefazione.

Come suggerisce il malizioso blog Non leggerlo non sarà mica la prima e ultima tragicomica ricompensa pensata per il rumoroso caporione dei responsabili? Bando alle ciance, qui trovate l’appassionata prefazione, il sasso gettato nello stagno, in prima pagina su Libero di oggi.

Berlusconi: Scilipoti è la vera vittima della macchina del fango é stato pubblicato su polisblog alle 11:57 di venerdì 22 aprile 2011.



Esteri: il giro del mondo in tremila battute

Medio Oriente, Turchia: stop alle restrizioni per i candidati curdi. Il cambio di rotta è stato reso necessario dopo i disordini scoppiati negli scorsi giorni nel Sud-est della Turchia, dove i curdi sono la maggioranza della popolazione. Secondo quanto riferisce Al Jazeera, numerosi dimostranti si sono scontrati con la polizia con pietre e bombe a mano.

Il bilancio degli scontri è stato di un morto tra i manifestanti nella cittadina di Bismil. Il dimostrante è stato colpito al torace da un colpo di arma da fuoco e i politici curdi hanno accusato la polizia di aver sparato contro i manifestanti.

Le restrizioni erano stato imposte dall’alto Consiglio elettorale turco, che aveva inizialmente impedito a sei candidati curdi di partecipare alle elezioni parlamentari del prossimo giugno. La motivazione ufficiale era data dalla presunta pericolosità per la sicurezza nazionale, che i sei candidati avrebbero rappresentato. Tuttavia, ieri il Consiglio ha rapidamente cambiato opinione e ha consentito ai sei politici curdi di poter correre per le elezioni.

Tra i sei candidati figura anche Leyla Zana, storica attivista per i diritti dei curdi e perseguitata politica. Già eletta in Parlamento nel 1991, Leyla Zana era stata rimossa dall’incarico e arrestata per aver pronunciato alcune parole in curdo durante il suo discorso di insediamento. Una sfida che le è costata dieci anni di prigione con l’accusa di separatismo e legami con il Pkk, il movimento armato indipendentista che, dagli anni ’80, combatte contro l’esercito turco nel sud-est del Paese.

La situazione dei diritti umani e della democrazia in Turchia (specialmente nei confronti delle minoranze come i curdi) è da sempre critica, come vi abbiamo già raccontato su queste pagine. La questione curda è uno dei nodi irrisolti della Turchia: ad oggi nessun Governo ha saputo (o voluto) trovare una soluzione politica ad un conflitto a bassa intensità che ha causato migliaia di vittime e

La scelta di consentire ai sei candidati di correre per le elezioni può essere un primo passo per dare legittimità alle rivendicazioni dei curdi all’interno di una cornice istituzionale. Ha dovuto, come si suol dire, scapparci il morto prima che le autorità turche arrivassero a compiere questo passo.

Esteri: il giro del mondo in tremila battute é stato pubblicato su polisblog alle 13:19 di venerdì 22 aprile 2011.



Crisi libica: è il momento di schierarsi


La crisi di Libia sta per giungere a una svolta. Poche ore fa è giunta la notizia che molti soldati di Gheddafi si sono consegnati spontaneamente al confine con la Tunisia. Benché la strada sia ancora lunga, piano piano il castello di carte del raìs è destinato a crollare.

È dunque giunto il momento per l’Italia di rompere gli indugi e schierarsi decisamente al fianco degli insorti. Il che significa non solo inviare consiglieri militari, ma anche armi e aiuti d’ogni genere. Anche un bell’appoggio militare sarebbe opportuno, non dico di terra ma perlomeno via marina e aviazione.

Il motivo è che la Libia presto diverrà lo snodo vitale della nuova situazione politica mediterranea – come minimo – ed europea e mondiale per converso. E il nuovo governo che uscirà dalla rivolta dovrà vedere l’Italia come un paese amico e un prezioso alleato. Ci sono numerosi motivi che devono spingerci a un avvicinamento con il paese nordafricano, e non solo economici.

Innanzitutto la Libia può fungere da baluardo contro l’avanzata di El Qaeda e del fondamentalismo terrorista mussulmano. Parliamo di un paese largamente secolarizzato, pur se arretrato, che non è sensibile come per esempio l’Algeria alla penetrazione del fanatismo religioso. Per ora. Sta a noi fare in modo che questo continui.

Poi possiamo finalmente arginare il fenomeno dell‘immigrazione selvaggia via mare. Naturalmente aiutando il nuovo governo libico e fungendo da primo partner in tutti i settori. Infine, questo ci darà grossi vantaggi sia nel settore del partenariato commerciale (leggi: più commesse per le nostre imprese), sia nel delicato settore dell’approvvigionamento energetico (gas e petrolio).

Come si vede, abbiamo solo da guadagnarci. Ma dobbiamo muoverci.

Crisi libica: è il momento di schierarsi é stato pubblicato su polisblog alle 15:47 di venerdì 22 aprile 2011.



Amministrative 2011 Milano: il caso Lassini porta voti alla Moratti?

br in procura

Abbiamo affrontato più volte in questi giorni il caso Lassini – le Br in procura – e l’apparente caos nel centrodestra con il sindaco contro Lassini, Il Giornale la Santanchè e Stracquadanio contro la Moratti, la Lega contro le scritte, Berlusconi silente ma decisamente più verso Lassini – anche perchè abbiamo anche visto e rivisto come sia il premier l’ispiratore di quelle scritte con anni e anni di insulti ai magistrati.

Attenzione, però, alle parole. Caos apparente, si diceva, perché in questo turbine c’è un primo dato: non si fa altro che parlare delle comunali di Milano in chiave Lassini, e quindi in ottica maggioranza. Primo elemento, bene o male, purché se ne parli; non contando che il budget della Moratti è di 30 milioni di euro contro 1 di Pisapia, a proposito di democrazia..

Secondo elemento: siamo in Italia, dove la realtà è diventata solo una parte minima della narrazione berlusconiana – soprattutto attraverso le sue televisioni – e i risultati dicono che Berlusconi con gli insulti ai magistrati prende voti. Sembra quindi troppo ingenuo pensare che il premier abbia perso la brocca e pensi che i pm siano il male assoluto. Berlusconi così potrebbe finire per portare alle urne elettori di destra stanchi della Moratti ma entusiasti di schierarsi con lui nel referendum pro o contro la procura di Milano.

Il pensiero più diffuso è ormai che Lassini risulterà uno dei più votati a Milano – vista la campagna di santificazione di Sallusti e Santanchè – e non si dimetterà ma anzi. La solidarietà del premier ne è una forte prova. Scrive Roberto Rho su Repubblica di oggi:

È vero che il caso Lassini accentua la percezione di un Pdl in preda al caos ma in fondo tutto questo movimento fa gioco a tutti. A Berlusconi, e anche alla Moratti, che capitalizzerà personalmente i voti dei moderati e usufruirà di quelli conquistati dal premier e anche da Lassini. Il balletto del Lassini fuori-Lassini dentro, dunque, rischia di diventare un tormentone da qui al 16 maggio.

La Moratti, assicurano i suoi, “è pronta a tener botta fino in fondo”. Se sarà rieletta, non sarà un problema ingoiare il rospo Lassini per rimettersi al più presto al timone dell’Expo e dei grandi affari milanesi. Capitasse il guaio della sconfitta, avrà già pronto sul tavolo un buon argomento per addebitarla ad altri. A quei manifesti sciagurati, e a chi non se n’è dissociato per tempo.

Il caso Lassini inizia a fare comodo un po’ a tutti nel Pdl e sta permettendo al centro destra di Milano di passare sotto silenzio tutti i fallimenti clamorosi degli ultimi 5 anni nell’amministrare la città meneghina. Siamo sicuri che in un paese assuefatto alle sparate del premier far diventare il caso Lassini un tormentone sia una mossa intelligente per battere la destra a Milano?

Amministrative 2011 Milano: il caso Lassini porta voti alla Moratti? é stato pubblicato su polisblog alle 13:35 di sabato 23 aprile 2011.



La regola del "vantaggio" regala la vittoria a Berlusconi

Dopo la leggina spuntata all’improvviso per togliere di mezzo il referendum sul nucleare, chi poteva dubitare che dal cilindro del governo non uscisse … il decreto per boicottare anche i due quesiti contro la privatizzazione dell’acqua?

Ma agli italiani interessa quello che sta succedendo? Che fanno contro lo “scippo” del governo che le sta studiando tutte pur di non andare al voto? Voto che potrebbe sancire la sconfitta di Berlusconi e della sua maggioranza.

E l’opposizione? Pare davvero in ferie … continua. Cosa manca ancora per dare un solo ordine, quello di dimettersi tutti in massa dai due rami del Parlamento e “costringere” il presidente Napolitano a prenderne atto e sciogliere le camere ed andare al voto anticipato?

La “regola del vantaggio” significa regalare a Berlusconi non una partita, ma l’intero campionato. La lezione del 14 dicembre non è servita a niente?

La regola del “vantaggio” regala la vittoria a Berlusconi é stato pubblicato su polisblog alle 18:30 di sabato 23 aprile 2011.



Amministrative 2011: Napoli, anche i Comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo con De Magistris


Anche se Milano tiene banco, Napoli continua a proporre spunti interessanti man mano che le elezioni amministrative di maggio si avvicinano. Dopo il discusso capolista dell’Alleanza di centro, il candidato sindaco del Pdl Gianni Lettieri, la diaspora di Fli e la candidatura di Cannavaro, ora è la lista civica Napoli è tua (creata per sostenere Luigi De Magistris nella corsa verso l’elezione a sindaco) a fare notizia.

Al suo interno avrebbe infatti trovato posto Fabiola D’Aliesio, della Direzione nazionale del Partito dei Carco (Comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo). Una presenza anomala, visto che l’Italia dei valori non è mai stata considerata (Silvio a parte) un partito di sinistra. E forse anche una presenza scomoda per De Magistris, che così scopre il fianco a critiche abbastanza gratuite, anche in considerazione delle inchieste per associazione sovversiva con finalità di terrorismo ancora in corso.

Inoltre il programma elettorale e politico dei Carc sembra un tantino troppo impegnativo, anche per De Magistris:

Promuovere e sostenere la spinta delle organizzazioni operaie e popolari nell’elaborazione di misure concrete per far fronte agli effetti della crisi… Tenere aperte le aziende pubbliche o miste, sostenere la lotta contro la chiusura e delocalizzazione di aziende, contro il Piano Marchionne e le altre misure e piani tracciati dal padronato… Mobilitare chi è senza casa o vive in case pericolanti e insalubri a occupare le case lasciate sfitte dai ricchi, dalla Chiesa, dalle società immobiliari, a occupare cliniche e ospedali e far ricoverare gli ammalati in lista d’attesa nei reparti tenuti vuoti a disposizione di chi paga. Mettere fine allo strozzinaggio legalizzato di Equitalia, sospendere il pagamento di imposte, multe, tickets, rate di mutui e interessi che soffocano le masse popolari, aumentare le tasse ai grandi proprietari, padroni, clero. Mettere in atto misure concrete per risolvere i grossi problemi ambientali, a partire dalla raccolta differenziata dei rifiuti. Contrastare gli attacchi repressivi nei confronti di chi lotta per la difesa dei diritti e la conquista di nuovi, denunciando pubblicamente e battendosi per revocare l’incarico a questori, prefetti, commissari e agenti che si macchiano di azioni repressive… Promuovere e sostenere le iniziative contro il radicamento di gruppi fascisti e razzisti nella città. Difendere gli spazi occupati e dare nuovi spazi di aggregazione per le masse popolari. Rifiutarsi di applicare le leggi razziste e antipopolari del governo, promuovendo la disobbedienza civile e di massa

Foto | Paolo Papillo

Amministrative 2011: Napoli, anche i Comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo con De Magistris é stato pubblicato su polisblog alle 01:37 di domenica 24 aprile 2011.



Berlusconi ko? Opposizioni (sempre) fiduciose e … (sempre) divise.

L’obiettivo delle opposizioni resta sempre lo stesso: uscire dal berlusconismo. Poi, su come fare, quando farlo, con chi farlo, ognuno ha la propria ricetta. Anche perché, è già accaduto: dare per “morto” il Cavaliere, gli allunga la vita. Politicamente parlando, s’intende.

L’ultima proposta per una lotta comune delimitata però da paletti ben precisi, viene da Nichi Vendola. il leader di Sinistra, Ecologia e Libert si rivolge direttamente al Pd e all’Idv per un “patto di consultazione che metta in sicurezza l’uscita dal berlusconismo”. In sostanza Vendola propone di creare subito un nuovo centrosinistra con un chiaro perimetro politico programmatico capace di presentarsi come alternativa al centrodestra berlusconiano.

Ma Bersani non ci sta. “Siamo oltre il patto di consultazione, – ha risposto il leader del Pd – stiamo facendo alleanze di centrosinistra pressoché ovunque e dove dolorosamente non ci siamo riusciti non è nostra responsabilità”. E poi ha aggiunto: “Siamo uno schieramento in campo che è ottimista sulle amministrative e che deve essere generoso verso tutte le possibili convergenze tra forze saldamente costituzionali che guardano oltre il berlusconismo. Dobbiamo aprire alla possibilità di un incontro tra progressisti e moderati poi ognuno si prende le sue responsabilità ma noi dobbiamo dire al paese che ci vuole una fase di ricostruzione”.

In altre parole, il Pd non ha intenzione di chiudersi in un orticello dentro la sinistra e cerca l’alleanza con il Terzo polo, sicuramente decisivo sin dai ballottaggi delle amministrative e, stante il Porcellum, determinante anche per le prossime elezioni politiche.

Dalle parti di Casini, però, non sembrano interessati a “sposarsi” senza un lungo fidanzamento di verifica reciproca. Il presidente dei centristi Rocco Buttiglione ha sbrigativamente declinato l’offerta obiettando che “alle elezioni meglio andare da soli, che legati a un’alleanza di cui si fatica a intravedere l’omogeneità di idee e programmi”.

Schermaglia e pretattica si rincorrono. Evidentemente tutto si fa o non si fa in funzione delle elezioni di metà maggio. Di fatto, le opposizioni aspettano il “cadavere” di Berlusconi lungo il fiume. Sono 17 anni che sono in attesa. Che sia la volta buona?

Berlusconi ko? Opposizioni (sempre) fiduciose e … (sempre) divise. é stato pubblicato su polisblog alle 09:35 di domenica 24 aprile 2011.



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