Amministrative 2011 Milano: il caso Lassini porta voti alla Moratti?

br in procura

Abbiamo affrontato più volte in questi giorni il caso Lassini – le Br in procura – e l’apparente caos nel centrodestra con il sindaco contro Lassini, Il Giornale la Santanchè e Stracquadanio contro la Moratti, la Lega contro le scritte, Berlusconi silente ma decisamente più verso Lassini – anche perchè abbiamo anche visto e rivisto come sia il premier l’ispiratore di quelle scritte con anni e anni di insulti ai magistrati.

Attenzione, però, alle parole. Caos apparente, si diceva, perché in questo turbine c’è un primo dato: non si fa altro che parlare delle comunali di Milano in chiave Lassini, e quindi in ottica maggioranza. Primo elemento, bene o male, purché se ne parli; non contando che il budget della Moratti è di 30 milioni di euro contro 1 di Pisapia, a proposito di democrazia..

Secondo elemento: siamo in Italia, dove la realtà è diventata solo una parte minima della narrazione berlusconiana – soprattutto attraverso le sue televisioni – e i risultati dicono che Berlusconi con gli insulti ai magistrati prende voti. Sembra quindi troppo ingenuo pensare che il premier abbia perso la brocca e pensi che i pm siano il male assoluto. Berlusconi così potrebbe finire per portare alle urne elettori di destra stanchi della Moratti ma entusiasti di schierarsi con lui nel referendum pro o contro la procura di Milano.

Il pensiero più diffuso è ormai che Lassini risulterà uno dei più votati a Milano – vista la campagna di santificazione di Sallusti e Santanchè – e non si dimetterà ma anzi. La solidarietà del premier ne è una forte prova. Scrive Roberto Rho su Repubblica di oggi:

È vero che il caso Lassini accentua la percezione di un Pdl in preda al caos ma in fondo tutto questo movimento fa gioco a tutti. A Berlusconi, e anche alla Moratti, che capitalizzerà personalmente i voti dei moderati e usufruirà di quelli conquistati dal premier e anche da Lassini. Il balletto del Lassini fuori-Lassini dentro, dunque, rischia di diventare un tormentone da qui al 16 maggio.

La Moratti, assicurano i suoi, “è pronta a tener botta fino in fondo”. Se sarà rieletta, non sarà un problema ingoiare il rospo Lassini per rimettersi al più presto al timone dell’Expo e dei grandi affari milanesi. Capitasse il guaio della sconfitta, avrà già pronto sul tavolo un buon argomento per addebitarla ad altri. A quei manifesti sciagurati, e a chi non se n’è dissociato per tempo.

Il caso Lassini inizia a fare comodo un po’ a tutti nel Pdl e sta permettendo al centro destra di Milano di passare sotto silenzio tutti i fallimenti clamorosi degli ultimi 5 anni nell’amministrare la città meneghina. Siamo sicuri che in un paese assuefatto alle sparate del premier far diventare il caso Lassini un tormentone sia una mossa intelligente per battere la destra a Milano?

Amministrative 2011 Milano: il caso Lassini porta voti alla Moratti? é stato pubblicato su polisblog alle 13:35 di sabato 23 aprile 2011.



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