Archive for the ‘Basket’ Category

Tutto il Texas di San Antonio..

In gara 2, gli Spurs di San Antonio pareggiano lo scontro contro i Grizzlies, che pur nella prima manche avevano meritato la vittoria. Ma, stavolta, i padroni di casa hanno potuto contare, molto, sul redivivo Manu Ginobili. Che, da solo, ha orientato, direzionato, da ‘metronomo’, da ‘equilibratore’, tutta la foga aggressiva dei suoi compagni. 17 pts di personal score, 7 rimbalzi, e 4 assists. Questo il suo total result a fine match, nel quale, peraltro, i Grizzlies non hanno mollato mai. In fondo, la differenza tra gli ‘Orsi’ e San Antonio risiede tutta in 3 possessi consecutivi di palla in loro favore. E in uno Zach Randolph che ha trascorso più tempo in panca, per scontare la miriade di falli fatti, che ad implementare il suo più che degno personal score : 11 pts, visto l’andazzo della sua gara. Per cui, final score : San Antonio Spurs – Memphis Grizzlies 93-87!!



Punto e accapo delle padrone di Lega Uno….

Questa è la giornata in cui, sia Mps che la Bennet Cantù possono pietrificare le rispettive posizioni nel runking ufficiale, a pochissime giornate dallo scadere della regular season. Siena va a combattere in casa della Virtus Bologna, per mettere in cassaforte, e definitivamente, il primo posto. Pianigiani non ha mai perso contro il team dalle ‘V’ nere, e gli manca ancora una partita (saltata per via degli impegni di Eurolega). Oltre tutto, il coach toscano schiera tra i suoi boys parecchi ex, come Jaric, Moss, e Michelori. Cantù va, invece, ospite non tanto gradita di un AJ in evidente crisi da complessi di colpa, visti i brutti results sortiti dagli scontri diretti dai meneghini contro sia Siena che Varese. E’ il 143° derby lombardo, e la situazione degli scontri diiretti, se Milano stecca, potrebbe parlare di 2-0 per la Bennet. Attenzione, quindi..Quando si dice, la facoltà e il potere di gestire le situazioni…



Roma -Caserta, scontro tra disintegrate…

Roma e Caserta, con le ossa rotte dopo le ultime, sconfortanti batoste rimediate rispettivamente contro Sassari e Avellino, si affrontano in un match all’insegna dell’ ‘ultima per chi resta’. Con questi play-off che ora appaiono, ora scompaiono, e che rappresentano, quasi un mito perduto, un Santo Graal irraggiungibile, Filipovski, con la maschera da sergente maggiore ormai diventata volto, si produce, ancora una volta, in iniezioni di ragionato ottimismo confezionato apposta per i suoi boys. “Sono contento che ha ripreso ad allenarsi Nihad Djedovic, anche se Tonolli sta fermo per una frattura alla mano. Chiamerò, per la sua sostituzione, a referto Ferraretto. La Pepsi, malgrado il momento-no, è sempre forte. Nelle sue fila milita gente come Jones, Ere, e Bowers. Dal nostro canto, possiamo sempre fare conto sulla nostra difesa aggressiva, per poi produrci in ficcanti ripartenze.” Sembra, francamente, un disco incantato. Una minestra riscaldata. E, intanto, l’agognato Dragicevic, si è auto dirottato presso il Caja Vaboral…..



Battere Cremona per dimenticare l’amarezza…

Questa sera, ore 20.30 al Palaverde, match del riscatto a disposizione della Benetton per dimenticare l’amarezza contratta, dopo il bruttissimo flop in cui è incappata durante le Final Four di Eurocup. Quell’epilogo che ha laureato una squadra già da Eurolega, come il Kazan. E che ha visto i trevigiani finire, malinconicamente, al quarto posto. Lo scontro-derby contro Cremona nasconde parecchie insidie. La Vanoli è una bella realtà, e, nell’andata, ha già superato i padroni di casa per 91-72, punteggio più che rotondo. Coach Repesa lamenta innanzitutto l’assenza di Alessandro Gentile, per un guaio verificatosi durante queste ultime, maledette, finali di Eurocup. Ciò rappresenta un grave handicap, perché riduce all’osso le rotazioni, secondo quanto sostiene il coach. “E’ necessario dare tutti di più, allora.. In quanto, questa contro la Vanoli, è una partita fondamentale per il proseguio del campionato, prima della fase play-off. La vittoria è un grosso lancio per stare tranquilli. E poi, bisogna dare una bella immagine al nostro pubblico. Che, da sempre, ci sostiene calorosamente.” Solo chi cade dopo aver toccato il fondo, può risorgere..(Jim Morrison)



Wallace è troppo per Dallas ….

Un immenso Wallace è il cozzo su cui sono andati a franare, e nuovamente, i Mavericks. Che pure erano sostenuti dai favori del pronostico. Che vedeva in Terry e Nowitzki gli alfieri della vittoria, a sancire ed esemplificare una compattezza naturale di squadra. Ciò che comunque continua ad essere. Ma, si sa, di fronte a certi ‘giants’, tattiche, tatticismi, e realtà strutturali pregresse si sciolgono come neve al sole. Rasheed

ha continuato, per tutto il match, a parlare nell’unica lingua con cui è capace : le triple a ripetizione, come la mitraglia in guerra. In più. sostenuto, nel suo martellare, dalle sue poderose schiacciate. Devastante, poi, è stata una stoppata di Johnson su Nowitzki stesso. Kidd, alla fine, tentava di riaprire il match, ma ormai era tardi per una improbabile rimonta. Per cui, final score in quel di Portland:: Portland Trail Blazers – Dallas Mavericks 97-92!!!..’e non è dato luogo, in questa vita,oltrepassare un destino superiore’..



Zeus Olimpio si è biforcato in Wade e in Lebron…

Al Walls Fargo Center di Philadelphia, si è potuto ammirare, l’altra notte, una spettacolare esibizione di potenza e bellezza estetiche che non se ne rammentano, a memoria recente. Esibizione condotta, naturalmente, dalla grandiosa ambata Wade-Lebron. Già quando uno dei due agisce da solo, sposta i destini del mondo. Insieme, figurarsi. C’era stata, all’inizio, una effimera partenza del 76′ers, con il vano profilarsi di un effimero vantaggio. Fino a che, la palla ha cominciato ad essere trattata dalle mani giuste. Quelle di Wade e di Lebron. Che hanno cominciato un loro show personale di natura balistica, che sdraiava tutti gli astanti. Amici. Nemici. Pubblico in fiamme, letteralmente in estasi, e in delirio. Benché ‘ufficialmente’, ostile. Triple, punti da 2, rimbalzi, fulminee ripartenze. Per un totale di ben 56 pts di personal scores!!! Questo, il bottino di guerra della premiata ditta Wade & Lebron. Poi, si accodava a loro, in primis, Holiday ( 20 pts di personal score ). E quindi, anche Lou Williams. Che, con i suoi 15 pts, verso la fine, sembrava che stesse ancora chiedendo il permesso di operare. Per non disturbare, chiaro…Per cui, final score a Philadelphia : Philadelphia 76′ers – Miami Heat 94-100!!!.. E, anche la scorsa notte, gli dèi hanno manifestato un segno evidente, in risposta dei nostri auspici…



Evidentemente Siena non abita più in Italia..

….Ma ha traslocato definitivamente in Europa. E qui da noi, ci viene soltanto per sbrigare affarucci di poco conto. E basta soltanto provocarla un attimo, che si produce in un cambio di marcia così impressionante, che si ha la sensazione di stare per essere investiti dai marziani. E realizzare che tutto quel piccolo mondo antico in cui si è vissuti fino adesso, non esiste più, di fronte a ben altra condizione e percezione dell’esistenza. Non è servito neanche il fascino del ‘guru’, del mito vivente, di Dan Peterson, per evitare il 23° KO di fila di Milano contro Siena. Che ha potuto consolidare, così, il primo posto, in solitaria, con un +6, (addirittura), su Cantù, sua diretta inseguitrice. Il coach americano puntava sulla fisicità dei suoi, garantita in particolar modo dal suo poker d’assi Petravicius, Eze, Pecherov, e Martinelli. Riuscendo, anche, a portarsi su un più che onorevole +10. Ma, dopo il break, la musica cambiava, insieme alla difesa impostata da coach Pianigiani. Dentro, allora, i ‘giants’ Hairston e Lavrinovic. I due rombavano forte, producendosi in un 20-5 micidiale, tale da sdraiare anche un esercito di bisonti lanciati all’attacco. 44-53 per Mps!!!, ma Milano, mai doma, non moriva. Perveniva, anzi, ad un secondo pareggio. Ma, di potenza, e di strappo sovrumano, l’ambata Hairston-Lavrinovic riammazzava il match, chiuso superbamente dagli ultimi 2 pts di Zisic!!! Il delirio nell’estasi, l’estasi nel delirio…Al Forum di Assago, final score di questo match..: AJ Milano – Mps Siena 70-78 !!!! e, Milano tra gli applausi, mentre Siena, of course, per la gloria….



Nicevic vede positivo per le Eurocup Finals

Ieri mattina, si è allenato, ed oggi è il d-day. Le Finas di Eurocup, il torneo riservato alle migliori classificatesi nei rispettivi campionati nazionali, dopo le eccelse. Ai microfoni, ha confermato quella sua tranquillità di stato d’animo che, secondo lui, proviene dal lavoro duro e meticoloso. Dall’impegno costante, cioè. Cosa che, ovviamente, riguarda tutto il team di Repesa. Senza questi ingredienti, Treviso non avrebbe potuto raggiungere questo top di risultati, ed una condizione di forma invidiabile. La Benetton è attesa da matches molto tosti, ma, attraverso la capacità di concentrazione, è possibile, secondo Nicevic, sostenere ogni sforzo. Bisogna sfruttare l’onda lunga del momento attuale…



Il ritorno del guerriero…

Domani, Gigi Datome, il ‘Faro di Roma’, torna a combattere nella sua terra d’origine, la Sardegna. Si esibirà al Palaserradimigni, contro la Dinamo Sassari.Perfettamente conscio di rappresentare una importante realtà di emancipazione e di evoluzione dell’isola, dirimpettaia al ‘Continente’. Termine col quale viene identificato il resto degli italiani dai sardi. A sintetizzare quel senso di isolamento storico che avvertono i sardi stessi, per motivi geo-fisici strutturali. Ad ogni modo, Datome apprezza, per questo, gli sforzi fatti dalla Federazione Italiana di far ospitare la Nazionale ,qualche volta, sui perimetri della sua terra. Ciò è vantaggioso per la crescita dello sport in Sardegna, e così favorire l’ammortizzamento di certi molti problemi sociali in essa presenti. Gigi, per la ribalta di domani, teme molto Diener (ovvio), Hunter, e White. Lamenta, d’altra parte, le molte occasioni sprecate da Roma per crescere in campionato. Dove, ancora e paradossalmente, la quinta classificata e la nona, sono a pari punti.Quindi, le occasioni ancora non mancherebbero. Ma ci vuole fermezza e concentrazione. Per quanto riguarda una sua paventata ‘emigrazione’ in Nba, è ormai roba del passato. Gigi ammette candidamente di trovarsi bene a Roma, in Italia. Forse, l’Europa, un domani. Ma, per ora, vive giorno per giorno, stagione dopo stagione. Consapevole e risolto.



Chicago nel segno di Rose…

Lo scontro play -off contro gli Indiana Pacers doveva essere una mera passeggiata per i padroni di casa, acclarata l’evidente disparità dei valori in campo,tutti a favore dei ‘tori’. Ma la tensione, la vampa ‘de fuego’ sprigionata da Indiana, hanno fatto sì che quest’ultima rimanesse sempre viva, e ben attaccata alle vicende del match. Come un cane ringhioso che non vuole assolutamente mollare l’osso. Tanto è vero, che Granger (24 pts ) e Hangsbrough (22 pts), ad un certo punto,

credevano nel miracolo. Ma, a riportare tutto secondo i canoni della normale realtà delle cose, ci pensava il solito, immenso, gigantesco, e stratosferico Derrick Rose. Che, dall’ alto dei suoi 39 pts di personal score (!!!!!!), 6 rimbalzi, e 6 assists, schiacciava gli improvvidi Indiana. Che fino ad allora ‘Pacers’ non si erano proprio rivelati tali. Per cui, a Chicago, final score : Chicago Bulls – Indiana Pacers 104-89 !!, e primo round ai ‘massicci’…



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