Le indagini sull’omicidio di Carmela Melania Rea procedono senza sosta e qualche dettaglio comincia ad essere chiarito, a partire dal luogo del delitto.
Carmela, stando alle ultime indiscrezioni, sarebbe stata uccisa nei pressi del luogo in cui è stata ritrovata, a circa una decina di chilometri dal luogo in cui era scomparsa lunedì. Lo conferma La Stampa:
Un orecchino, tracce di sangue, i segni di una strenua lotta sul posto in cui, probabilmente, Melania Rea è stata uccisa con 35 coltellate. La donna si è difesa fino all’ultimo prima di soccombere ed è molto probabile che sia stata uccisa proprio dove è stato trovato il cadavere, nel bosco delle Casermette.
Carmela, sostengono gli inquirenti, forse conosceva il suo assassino e si sarebbe allontanata con lui spontaneamente:
E’ probabile, molto probabile, altrimenti avremmo dovuto trovare lungo il percorso segni di resistenza… Ma da un primo esame, anche con l’aiuto del Ris, questo non è emerso.
Le indagini si stanno concentrando anche sulla caserma Clementi, sede del 235° Reggimento di Fanteria «Piceno», dove è assegnato come istruttore il caporalmaggiore Salvatore Parolisi, marito di Carmela. Gli inquirenti, lo rivela Il Resto Del Carlino, hanno sequestrato diversi documenti:
Vogliono sapere chi lunedì 18 fosse in servizio e chi in licenza. Tutto è cambiato nuovamente, come accade dal primo giorno di questa tragedia della passione, che ruota attorno a una donna troppo bella per non finire al centro di invidie e gelosie, e a un marito aitante, 30 anni, un soldato che ha tutto per colpire il cuore e l’immaginario di una giovane, non solo il fisico da atleta, ma anche esperienze che segnano, come il Kosovo e l’Afghanistan.
Alla luce delle nuove scoperte, le Procure di Ascoli e Teramo hanno negato il nulla osta per il funerale della donna, previsto per martedì. Le indagini proseguono.
Omicidio Carmela Rea: uccisa nel luogo del ritrovamento, forse conosceva il suo assassino é stato pubblicato su crimeblog alle 10:36 di domenica 24 aprile 2011.