Bari: usura, riciclaggio, estorsioni: 26 arresti

I militari del Gico della Guardia di finanza di Bari hanno notificato questa mattina 26 ordinanze di custodia cautare, 18 in carcere e 8 ai domiciliari, a carico di altrettante persone ritenute vicine al clan mafioso Parisi e accusate di usura, estorsione, riciclaggio ed esercizio abusivo del credito.

Le indagini sono scaturite dalle denunce presentate alle Fiamme Gialle da alcune vittime degli strozzini. I militari stanno anche procedendo al sequestro di beni per un valore complessivo di oltre 15 milioni di euro, tra immobili, autovetture, aziende e conti correnti bancari.

I provvedimenti restrittivi sono stati disposti dal Tribunale del capoluogo su richiesta della locale Dda.

A Bari l’estate è stata davvero calda: cinque omicidi di mafia, tre gambizzazioni, diverse sparatorie, intimidazioni ai pm. I vecchi clan contro i nuovi. Dell’attuale assetto criminale barese si legge in questo articolo d’archivio di Repubblica:

La geografia di sparatorie e delitti ridisegna così la mappa dei clan e i nuovi equilibri che si stanno determinando nel capoluogo pugliese. Ed è per questo che i gruppi più pericolosi di Bari si stanno riarmando. Gli Strisciuglio e i Di Cosola, ma anche i Parisi e i Rizzo. La guerra tra clan, ha avvisato lo stesso procuratore Laudati, potrebbe scoppiare da un momento all’ altro. Insomma la pax mafiosa è finita. A detenere il potere, nonostante i blitz, sono gli Strisciuglio. Il clan gestisce i traffici di droga, le estorsioni e l’ usura nei principali quartieri della città. Il Libertà rimane la sua roccaforte. Ma il gruppo estende il suo controllo anche a Enziteto, a Carbonara, a Bari vecchia e a San Girolamo. Ed è proprio nelle ultime due zone che si concentrano le ostilità.

“Nel borgo antico la faida è ancora tra Strisciuglio e Capriati – spiega un investigatore – a San Girolamo invece si scontrano con il clan Rizzo”. Sul lungomare IX Maggio infatti lo scorso 17 giugno fu gambizzato Felice Calabrese, il nipote del boss Leonardo Campanale luogotenente degli Strisciuglio. “Un segnale che è in corso una riorganizzazione”. A suscitare allarmeè però Japigia. È qui che i Parisi stanno preparando la scalata e che gli agenti della squadra mobile hanno concentrato i controlli. Solo in un mese tre le pistole rinvenute e quattro i pusher arrestati. Ed era pronta a sparare la calibro 9 trovata nelle mani di Radames Parisi, nipote del boss Savinuccio.

Via | Giornale di Puglia

Bari: usura, riciclaggio, estorsioni: 26 arresti é stato pubblicato su crimeblog alle 11:09 di mercoledì 27 ottobre 2010.

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